
Italia: luci e ombre sugli SDGs 2025
Il Rapporto SDGs 2025 dell'Istat, l'annuale aggiornamento sullo stato di avanzamento dell'Italia verso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell'Agenda 2030, si conferma un documento di cruciale importanza. Pubblicato il 10 luglio 2025, non è un semplice elenco di statistiche, ma una vera e propria mappa strategica per orientare le politiche pubbliche e le iniziative private verso un futuro più equo, prospero e sostenibile.
“Anche in Italia, l’evoluzione temporale degli obiettivi di sviluppo sostenibile sottolinea l’esigenza di un’accelerazione – ha dichiarato Francesco Maria Chelli Presidente dell’Istat – A distanza di 10 anni dal varo dell’Agenda 2030 e di 5 alla scadenza temporale individuata, i progressi verso gli SDGs pur rilevanti in molti casi non risultano all’altezza delle aspettative. Il percorso dell’ultimo decennio è stato infatti segnato da shock esogeni, la crisi pandemica, l’aumento delle tensioni geopolitiche e dei conflitti, la spirale inflazionistica innescata dall’incremento dei prezzi dei prodotti energetici che hanno condizionato negativamente i percorsi. Le Nazioni Unite hanno di recente suonato un campanello d’allarme, sottolineando come senza interventi straordinari nei prossimi cinque anni il fallimento su larga scala degli SDGs rappresenti lo scenario più probabile”.
Il rapporto rivela un quadro complesso: più della metà delle misure sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile migliora nel breve e lungo periodo, ma persistono diseguaglianze e arretramenti.
Goal in miglioramento: istruzione (Goal 4), energia sostenibile (Goal 7), lavoro e crescita economica (Goal 8), città sostenibili (Goal 11), consumo e produzione responsabili (Goal 12), partnership per gli obiettivi (Goal 17).
In particolare, guardando alla nostra regione, emerge che l’Emilia-Romagna e le Province autonome di Trento e Bolzano hanno un andamento particolarmente favorevole per il Goal 6 (efficienza idrica) e il Goal 10 (distribuzione del reddito).
Goal in stagnazione o peggioramento: salute (Goal 3), parità di genere (Goal 5), acqua pulita (Goal 6), vita sulla terra (Goal 15), pace e giustizia (Goal 16).
Nel lungo periodo, 14 Goal su 17 registrano almeno il 50% delle misure in progresso, ma persiste una scarsa dinamicità sui temi ambientali e della governance.
Si sta cristallizzando una polarizzazione geografica tra Centro-Nord e Mezzogiorno.
Nelle regioni del Nord, il 51,2% delle misure mostra valori migliori della media nazionale.
Al contrario, nel Mezzogiorno, il 52,2% delle misure risulta in posizione peggiore.
Le regioni del Nord eccellono soprattutto su lavoro e crescita economica, mentre il Mezzogiorno mostra performance migliori solo su alcuni obiettivi ambientali, grazie anche alla presenza di aree naturali protette e qualità delle acque di balneazione.
Il Rapporto SDGs 2025 lancia un messaggio chiaro: senza un’accelerazione straordinaria e politiche più incisive, l’Italia rischia di non raggiungere molti degli obiettivi fissati per il 2030. La sua pubblicazione è un momento cruciale per rafforzare l'impegno dell'Italia verso un futuro sostenibile, ricordando che il raggiungimento dell'Agenda 2030 richiede uno sforzo congiunto e una responsabilità condivisa.
Il rapporto completo e la documentazione associata sono disponibili sul sito dell'Istat.
→ 24 July 2025